L'inizio di un'avventura

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Gretokia
view post Posted on 13/7/2012, 12:55





Verena Tyves - narrato - parlato - pensato

Camminavano da più di 5 giorni e avevano fatto pochissime soste,quando oltrepassarono il confine con il castello di Ward finalmente erano giunti nelle Terre dei Draghi.
Verena camminava spedita,il caldo era insopportabile e l'afa rendeva difficile la respirazione,ma sembrava non preoccuparsene molto,di tanto in tanto si girava per tenere d'occhio Rotgar.
Le armi e le provviste le portava un giovane cavallo che avevano trovato sul cammino,sembrava scappato da qualche venditore ambulante,quando lo trovarono era già imbragato.
Le Terre dei Draghi erano vaste distese di rocce e sabbia e camminare non era per niente facile. Gli stivali di Verena affondavano nella sabbia e talvolta si perdeva l'equilibrio. La ragazza si guardava intorno come se cercasse qualcosa anche se non era pienamente convinta di sapere cosa. Ad un tratto si fermò e si girò verso l'orco,il sole batteva prepotente sulle loro teste e non c'era ancora stata l'ombra di un drago "credi che ci si possa davvero vivere in un posto del genere?" disse curiosa.

 
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Salvatore152
view post Posted on 14/7/2012, 15:17





Rotgar Bandagh - narrato - parlato - pensato

Rotgar che stava trasportando metà del carico si fermò un attimo e appoggiò tutto su una roccia, diede uno sguardo al territorio, poi si avvicinò a Verena. "So che qui ci abitavano degli strani tipi di carnagione scura e con dei capelli e barbe molto lunghe non so se fossero uomini, si nascondevano tra le rocce e le grotte e attaccavano i mercanti che passavano di qui per ucciderli e rubargli tutto, si arricchivano così, abitavano i grotte dove avevano acqua sufficiente, dobbiamo metterci a cercare un riparo prima della notte e del freddo oppure il nostro viaggio potrebbe finire qui" Verena annuì, poi Rotgar riprese il carico che doveva trasportare e lo riprese nelle spalle, non appena i due fecero un passo si sentì un urlo, non era di drago, da una roccia saltarono due strani tipi e ne seguirono altri quattro, erano come Rotgar li aveva descritti, allora prese il suo martello da battaglia e Verena si preparò i suoi coltelli, stavano per combattere


 
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Gretokia
view post Posted on 14/7/2012, 20:37





Verena Tyves - narrato - parlato - pensato

Rotgar le spiegò che in quel territorio c'erano persone strane che se la cavavano assaltando i mercanti che passavano di lì. Fecero pochi passi e poi all'improvviso qualcuno urlò. Da dietro delle rocce sbucarono quei tipi strani che l'orco aveva descritto poco prima,erano armati e di certo le loro intenzioni non erano buone. Uno di loro partì subito all'attacco,sguainò la spada e si lanciò contro Verena,lei lo schivò facilmente e guardò verso Rotgar "questa è un'imboscata!" gridò e subito dopo altri 5 uomini li circondarono,erano più abili e agili del previsto ma non impossibili da gestire. Verena estrasse i suoi pugnali dal corpetto e fece un salto girando su se stessa e atterrando sopra ad un assalitore conficcandogli la lama al centro del capo. Si girò e iniziò a combattere con un altro uomo,questo era più alto e decisamente più forte,le ci volle qualche secondo in più per ucciderlo. Il cavallo iniziò a scalpitare e riuscì quasi a divincolarsi dalle rocce dove era legato,Verene se ne accorse in tempo e si buttò sulla sabbia afferrando le sue briglie "Rotgar il cavallo porta i nostri averi,se scappa siamo finiti!" urlò,il cavallo scalciò ancora e Verena benchè non mollava faceva difficoltà a tenerlo,come se non bastasse un altro furfante le piombò alle spalle pronto per ucciderla,l'assassina fu rapida e benchè fosse a terra alzò la gamba e lo centrò in pieno volto con lo stivale.

 
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Salvatore152
view post Posted on 15/7/2012, 18:23





Rotgar Bandagh - narrato - parlato - pensato

Rotgar temeva per Verena, lasciarla sola gli potrebbe costare la vita, allora per dare nell'occhio corse verso il cavallo e comincio ad urlare. "Il mio oro!!! Fermati stupido cavallo" Al sentire la parola oro due di quei tipi rincorsero Rotgar, che ebbe giusto il tempo di afferrare le corde che tenevano il cavallo e legarle stette su un ramo resistente di un albero lì vicino che uno dei due gli si gettò addosso, Rotgar era più forte fisicamente e spinse a terra colpendolo con un pugno alla faccia, poi prese il suo martello e riuscì a colpire il secondo che era arrivato in ritardo facendogli perdere i sensi, poi inseguito dal secondo raggiunse Verena, i due erano spalle a spalle, due contro quattro. "Il cavallo è apposto, ma noi non tanto, prova con quel pugnale, quello del drago"

 
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Gretokia
view post Posted on 17/7/2012, 18:04





Verena Tyves - narrato - parlato - pensato

Rotgar riuscì a cavarsela e finire tre persone una dietro l'altra grazie alla sua forza e al suo martello. Si avvicinò a Verena e al cavallo e riuscì ad acchiapparlo e a legarlo per bene,ma altri 4 uomini si stavano per avventare su di loro,così incitò la donna ad usare il pugnale del drago che aveva acquistato giorni prima da lui, Verena si rialzò e si guardò la cintura dove il pugnale era assicurato,pronto per essere estratto,luccicava e il drago sull'elsa sembrava trepidasse dall'essere estratto. La donna non se lo fece ripetere due volte e con un gesto plateale sfoderò il pugnale,alla luce del sole la lama riflettè in tutto il suo splendore illuminando lei e gli uomini che le si stavano avventando contro. Rimasero tutto stupiti dall'immenso bagliore e splendore di quell'arma e parve quasi che il tempo si fosse fermato. Verena lo sollevò in alto ed urlò "se non volete assaggiare l'arma che tengo in mano,vi conviene andarvene ora!" guardò gli uomini indietreggiare un poco "vi avverto....è tanto bella quanto letale!" disse sporgendo il volto in avanti e stringendo gli occhi quasi per fargli paura. In realtà Verena non sapeva un bel niente su quella'arma ma l'effetto fu comunque positivo,i briganti non se lo fecero ripetere due volte e se la diedero a gambe levate. L'assassina li osservò allontanarsi poi si rigirò il pugnale tra le mani,"è più pericoloso di quando pensassi" pensò e così facendo notò la presenza dell'orco accanto a lei,lo guardò con aria circospetta "tu sapevi che questo pugnale ci avrebbe salvati?" e la sua fu più un'affermazione che una domanda vera.

 
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Salvatore152
view post Posted on 18/7/2012, 18:55





Rotgar Bandagh - narrato - parlato - pensato

"Nessuno ha fatto mai scappare così quelle creature prima d'ora, di solito combattono fino alla morte, c'è qualcosa di veramente strano in quel pugnale, e se vuoi saperlo io sono sbalordito quanto te" Incredibile perché sono scappati in quel modo!!! Poi Rotgar ripose il suo martello e riprese tutto il carico, i due cominciarono di nuovo a muoversi, ignari del destino che gli attendeva, si stavano avvicinando in una strada di campagna, si stavano allontanando dalle montagne quando un urlo interrompe il silenzio che si era placato, era un urlo di un drago, e stava arrivando proprio nella loro posizione, i due si nascosero dietro una roccia assieme al cavallo, mentre il drago si posò davanti il loro nascondiglio e Rotgar con bassa voce tranquillizzò Verena. "Qui non ci troverà mai, facciamo silenzio e tutto andrà bene, non ci conviene combatterlo non abbiamo nessuna speranza, dobbiamo aspettare che se ne vada per continuare il nostro viaggio alla caverna dei draghi" Ad un certo punto il cavallo in preda alla paura cominciò a fare rumore ma legato come era non poteva scappare, Verena cercò di tranquillizzarlo e fermarlo ma ormai era troppo tardi, il drago se ne era già accorto.



 
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Gretokia
view post Posted on 19/7/2012, 17:52





Verena Tyves - narrato - parlato - pensato

L'ala del drago oscurò dun tratto tutto ciò che li circondava. Il cavallo si imbizzarrì di colpo e non potendo fuggire Verena cerco di tranquilizzarlo ma senza riuscirci. Il drago era alto come una montagna e le sue ali erano enormi e possenti come i muscoli della sua mandibola,piena di zanne appuntite e bianche. Si posò a terra,provocando solchi profondi sulle dune deserte e mise le sue zampe in avanti con il muso. Verena uscì allo scoperto,aveva visto parecchi draghi ma tutti molto più piccoli e soprattutto addomesticati,questo esemplare invece conservava ancora la sua fierezza selvaggia della sua razza. Aveva squame dorate che con il sole riflettevano e luccicavano conferendogli un aspetto magico,i suoi occhi ardevano come il fuoco ed erano grandi e lucidi. Il drago allungò il muso quasi incuriosito dalla figura umana che gli si parava davanti. Le sue grandi narici iniziarono ad annusarla e a studiarla. L'assassina non si mosse e riuscì a contemplarlo lasciandolo curiosare,non pareva così feroce come in realtà venivano descritte quelle creature,quando però fece per avvicinarsi il drago si ridestò e allargò le sue ali sollevando la sabbia,così Verena fu costretta a coprirsi il viso con le braccia e a fare un passo indietro,non aveva idea di come comportarsi ma forse Rotgar aveva più esperienza "mai avuto a che fare con creature del genere?" gli urlò.

 
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