La fiera del vento

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Nim
view post Posted on 23/5/2012, 18:07





Athan Shamsin - narrato - parlato - pensato

Le vie strette della città erano un continuo via vai di gente. I colori dei tendoni delle bancherelle si mescolavano alle svariate sfumature di celeste indossate da chiunque entrasse dall'ingresso principale nelle mura. Chi portava un turbante, chi un piccolo fazzoletto legato al braccio. Tutti portavano addosso un segno della partecipazione alla fiera del vento, che si teneva ogni anno in quel periodo. Le guardie controllavano le strade, passeggiando lentamente e osservando ogni singolo mercante e passante. Chinarono il capo quando si trovarono di fronte Lord Atham Shamsin, che rispose al saluto nello stesso modo, ma con un cenno quasi impercettibile. Non era per alterigia, era solo distrazione. Atham stava osservando i banchi dei mercanti di gioielli, gli occhi che scrutavano ogni singola pietra con attenzione. Nessuna assomigliava a quella lasciata da sua madre e che ora il giovane portava legata al collo, stretta da un cordino di cuoio. Ogni anno Atham sperava di scoprire l'origine di quella pietra misteriosa, ma nè i mercanti dei paesi lontani nè gli orafi di Gattaca erano riusciti a scoprire da quale luogo arrivasse.
Lord Shamsin sospirò e riprese a camminare, sorridendo a delle signore che, vedendolo, avevano fatto un leggero inchino per poi bisbigliare qualcosa alle sue spalle.

 
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Dubhe_
view post Posted on 23/5/2012, 19:19





Lùthien Firiath - narrato - parlato - pensato

Lùthien Raggiunse la bellissima città di Gattaca proprio il giorno della fiera del vento.
L'elfa ero molto affezionata a quella fiera, a cui partecipava tutti gli anni, e per l'occasione non portava il suo inseparabile mantello ma aveva un pezzo di stoffa blu con disegnato lo stemma del vento legato al polso.
La città prosperava dal punto di vista economico, e la festa lo dimostrava: le strade erano linde e piene ovunque di stendardi, e sembrava che i regnanti non avessero badato a spese.
Anche Lùthien non l'avrebbe di certo fatto: infatti era ben intenzionata a spendere tutti i soldi che aveva portato con sè per non lasciarsi perdere l'occasione. Tutto sembrava promettere che sarebbe stata una bellissima, rilassante giornata...

 
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Nim
view post Posted on 24/5/2012, 17:05





Athan Shamsin - narrato - parlato - pensato

Il profumo di focacce appena sfornate lo assalì, stimolandogli appetito. Osservò la vetrina della bottega del fornaio e, ordinate su di una panca coperta da una tovaglia celeste, trovavano posto tutta una serie di lecornie dai mille gusti e colori: ciambelline al miele, torte alla zucca e pinoli, biscotti con uvetta, pane impastato con diversi tipi di farina...
Atham sorrise al ricordo della sua infanzia, quando assieme al fratellastro s'ingozzava di biscotti fino a star male. Il vecchio Lord Shamsin finiva poi per sculacciarli entrambi e lasciarli a digiuno per giorni, affinchè imparassero l'amara lezione. Purtroppo, ogni anno finiva sempre allo stesso modo.
L'immagine delle loro notti insonni a causa dei crampi allo stomaco venne rimpiazzata da un'ombra verde, che lo colpì in pieno. Atham mise le mani avanti, tornando alla realtà. "Scusate, non volevo. Colpa mia" si scusò, mettendo a fuoco la persona che aveva urtato per sbaglio. Era una giovane, non molto alta e dai capelli verdi. Atham rimase senza parole per qualche istante, prima di scusarsi nuovamente. Era abituato a vedere creature non umane, soprattutto durante la fiera. Ma ogni volta che entrava in contatto con un elfo la sua mente gli ricordava sua madre. "Spero non vi siate fatta male."

 
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Dubhe_
view post Posted on 24/5/2012, 20:19





Lùthien Firiath - narrato - parlato - pensato

Lùthien camminava ad un passo tranquillo tra le bancarelle, quando qualcuno la urtò. Lei si girò di scatto, la mano che correva alla spada che portava al fianco. Era stato un impulso naturale, un riflesso incondizionato. Quando si voltò, si trovò faccia a faccia con un uomo. Il volto le sembrava familiare, anche se era certa di non averci mai parlato.
L'elfa era abbastanza irritata, ma dopotutto si sentiva di buon umore, e con tutta quella gente poteva capitare di urtare qualcuno... comunque, sarebbe dovuto stare più attento.
"Scusate, non volevo. Colpa mia"
E direi proprio che è colpa tua pensò, ma senza rancore. "Spero non vi siate fatta male." va bene,
dopotutto poteva sopportare una piccola spinta dato che l'altro sembrava così costernato.
Fatta male?fece un sorriso non so le donne della vostra razza, ma noi elfe non siamo così fragili era strano per Lùthien mostrare il suo essere Elfa... di solito si celava dietro un cappuccio. Non perchè non si sentisse fiera della propria razza - anzi - ma per abitudine.

 
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Nim
view post Posted on 4/6/2012, 16:04





Athan Shamsin - narrato - parlato - pensato

La giovane elfa non aveva gradito l'accidentale scontro, ma sembrò sorvolare in fretta sull'incidente ed un sorriso comparve sul suo volto.
Athan sorrise a sua volta, sollevato per non aver provocato danni o problemi. Il giovane era da sempre convinto di essere una calamita per i guai e le sventure, e molto spesso era incappato in screzi con altri individui per dei futili motivi. Non conosceva lo status dell'elfa che ora stava lì di fronte, ma sicuramente la spada che pendeva al suo fianco dimostrava che aveva una certa dimestichezza con le armi pesanti.
"La mia conoscenza degli elfi è piuttosto limitata, ma conosco bene il coraggio e la forza della vostra razza." Avrebbe voluto aggiugere che nelle proprie vene scorreva sangue elfico, ma non erano informazioni da divulgare ad uno sconosciuto. "Siete giunta fin qui per la fiera o siete solo di passaggio?"

 
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Dubhe_
view post Posted on 10/6/2012, 12:03





Lùthien Firiath - narrato - parlato - pensato

L'uomo sembrava sollevato che lei non si fosse arrabbiata per il fatto, così sorvolarono sull'argomento.
Le chiese se rimaneva per la festa. Sono venuta qui appositamente per la festa del vento. Come tutti gli elfi, rispetto gli elementi della natura. Per cui no, non sono di passaggio, rimarrò qui sino a domani. Perchè me lo chiedete?
Ero sinceramente curiosa, ora, nei confronti di quell'uomo. Poi aggiunsi e voi? siete solo di passaggio?

 
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Nim
view post Posted on 11/6/2012, 15:52





Athan Shamsin - narrato - parlato - pensato

"Vorrei farvi una domanda, se non sono troppo invadente. Potete benissimo dire di no e proseguire per la vostra strada."
Fece un leggero inchino con la testa, come ad indicare che rispettava i suoi impegni e non l'avrebbe trattenuta oltre se gli avesse confidato di avere fretta. "Ma che maleducato che sono. Non mi sono presentato e pretendo che mi stiate ad ascoltare. Sono Atham Shamsin, uno dei tanti nobili di Gattaca. Quindi capirete bene che la mia presenza qui è dvuta al fatto che la mia dimora è sita in questa città."
Sorrise e si spostò in un angolo della strada meno affollato, onde evitare che entrambi venissero travolti dalla confusione. "Il vostro nome, mia signora elfa?"

 
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Dubhe_
view post Posted on 22/6/2012, 19:07





Lùthien Firiath - narrato - parlato - pensato

Ho, ma bene, stavo anche per mettermi ad infilzare un nobile... certo che sono un genio!
Lùthien trovava la situazione maledettamente divertente. Il che era strano, dato che era sempre abbastanza truce e che la situazione, in sè, non era poi così divertente.
Ma come potrei non rispondere ad un nobile? fece poi, leggermente ironica, ridendo però in modo sincero. Sono Lùthien Fìriath, milord, dalla città di Wizard, figlia di famosi maghi e spadaccina provetta. vantarsi un po' non le faceva male, giusto?
E poi, per una volta che era davvero di buon umore, meglio divertirsi un po'.
Tra l'altro, l'incontro con un nobile della città, rendeva tutto molto più interessante. Tanto più che l'elfa non aveva contatti con i "ranghi alti" della società da quando era stata cacciata dai genitori.
 
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Nim
view post Posted on 5/7/2012, 15:05





Athan Shamsin - narrato - parlato - pensato

Sembrava che l'elfa trovasse tutto molto divertente, ed Athan si sentì in imbarazzo. Aveva detto qualcosa di sbagliato? Forse era stato troppo invadente. Continuò lo stesso a sorridere.
"E' un onore, ladyFìriath" rispose, accennando un inchino. "Ma non voglio trattenervi oltre. Avrete impegni che richiedono la vostra attenzione e non sarò io a ritardare il vostro cammino."

 
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Dubhe_
view post Posted on 9/9/2012, 14:08





Lùthien Firiath - narrato - parlato - pensato

Ad esser sincera, Milord, non c'è nulla che richiede particolarmente la mia attenzione. Sono qui solo per abitudine, e perchè la fiera del vento è una tradizione a cui non sono mai mancata. Piuttosto voi, dovete essere impegnato non aveva la più pallida idea di cosa facesse un nobile. Tanto meno nella sua città ... deve tener d'occhio forse la situazione o può divertirsi come più gli piace?
E dire che i primi anni della sua vita l'elfa li aveva passati con alcuni nobili che conoscevano i suoi genitori... eppure si sentiva molto distante dalla realtà dell'uomo che le stava innanzi.



scusa il ritardo :( :( :(
 
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9 replies since 23/5/2012, 18:07   135 views
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